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Visualizzazione dei post da marzo 9, 2008

Nasce il museo dell'astronomia (L'Unione Sarda, 15 marzo 2008)

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Si inaugura oggi a Tuili per iniziativa di un imprenditore. I musei della scienza sono luoghi di contemplazione passiva? Non più. Il modello che si sta affermando in tutto il mondo è quello del coinvolgimento totale dei visitatori. E a volte, prendendo in prestito le tecniche usate con successo dagli animatori dei festival della scienza, che normalmente raggiungono un pubblico più vasto di quello che frequenta i musei, la nuova dimensione è quella dell’interazione e del gioco come chiave di accesso all’interesse. L’avventura delle nuove forme di esposizione del sapere è raccontata in un recente manuale: La scienza in mostra. Musei, science center e comunicazione (Bruno Mondadori, 2007, 194 pagine, 16 euro). Gli autori sono Paola Rodari (docente di museologia scientifica al Master in comunicazione della scienza della Sissa di Trieste) e Matteo Merzagora (giornalista scientifico e consulente per il cinema e i musei). Il loro studio ci offre una panoramica completa della storia dei centr

Scienza e Blog: attrazione fatale!

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Nonostante qualche scellerato attacco (vedere Lettera aperta a Bruno Vespa ) lo strumento Blog continua a mostrare la sua forza. Non siamo nelle fauci di una pianta carnivora: siamo solo alle prese con strumenti creati dall'uomo per i quali esistono usi buoni e usi cattivi. Dell'impiego dei blog nella comunicazione della scienza si discuterà a FEST 2008 nel corso della tavola rotonda coordinata da Elisabetta Tola , con Bora Zivkovic , Giuseppe Granieri , Andrea Mameli , il 19 aprile alle 15.30 dal titolo: Scienceblogging . Qual è il dominio? (Puntata di Pigreco News andata in onda l'11 marzo 2008 su Città del Capo - Radio Metropolitana (Bologna)] I blog di Andrea Mameli sono addirittura tre, ma lui li gestisce come fosse la cosa più semplice del mondo. Per Andrea la Rete è un importante amplificatore di notizie e riflessioni. Spesso perché sui blog è possibile trattare argomenti che i media tradizionali tendono a trascurare. Internet gli permette di occuparsi di tutti i s

Viaggio intorno al mondo degli autistici (L'Unione Sarda, 10 marzo 2008)

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Nel 1931 Leo Kanner, psichiatra austriaco emigrato negli Usa, lavorava all'ospedale Johns Hopkins (Baltimora, Usa), quando osservò una serie di caratteristiche comuni in un gruppo di piccoli pazienti. Questi undici bambini, di età compresa fra 2 e 10 anni erano incapaci di instaurare una qualsiasi forma di contatto con il resto del mondo, le persone e le cose. Alcuni non parlavano, altri pronunciavano solo alcune parole e le ripetevano ossessivamente. Spesso si manifestava ecolalia immediata o ritardata, ovvero la ripetizione di frasi udite da altri, senza apparente intenzionalità comunicativa. Questi bambini manifestavano paure ingiustificate per rumori e bizzarre preferenze alimentari. Leo Kanner pubblicò il suo studio nel 1943 sulla rivista scientifica Nervous Child in un articolo ("Autistic Disturbances of Affective Contact") che segna la data di nascita dell'autismo. Fino ad allora questo termine, coniato nel 1911 dallo psichiatra svizzero Eugen Bleuler , indica

Supermannu!

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Rielaborazione grafica di Pino Cabras a partire dall'originale di Luca Mameli (10 marzo 2008).